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Non so fare necrologi. Di me
vorrei nessuno s’accorgesse: – Molinaro,
è da un po’ che non lo vedo. – È morto, non lo sai?
– Oh cazzo, ma dai!

E venissero alla spicciolata nei giorni
ai superstiti rari pensieri
spontanei

non valeva in fondo granché
era simpatico a volte, ma stronzo
non si ricordava i miei regali
s’è perso molte cose
parlar amb ell un cop, potser, al final
era molto disturbato, no?
quella volta nell’albergo sul fiume
he was my pen friend when I was young
troppe poesie, solo qualcuna bella
un bambino egoista
si lavava pochissimo i piedi e le ascelle
non ascoltava

pensieri spontanei che proprio in quanto tali
non posso immaginare

e qualche battuta: – L’avremmo saputo
tutti subito, se dalla bara si potesse
scrivere su Facebook…

Non so fare necrologi, né
moltissime altre cose.


Scritta nel 2017.