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Tornando a casa da Porta Susa in via San Donato ho comprato cicoria e sedano dal fruttivendolo, che alla fine non è che costino di più, e non avevo voglia di entrare in un supermercato, i supermercati mi agitano, infatti al supermercato prendo il carrello anche se devo comprare due cosette che potrei tenere in mano, lo uso come deambulatore, mi dà sicurezza d’appoggio perché lì dentro mi gira la testa, quindi se posso evito, dunque ho comprato cicoria e sedano nella bottega del fruttivendolo, e c’era un banchetto di ciliegie, belle davvero, sei euro al chilo, mi sono detto ma sì, mi tolgo la voglia, prendo mezzo chilo, che poi non è tanto sei euro al chilo le ciliegie, devi calcolare che è lungo raccoglierle, un po’ come i mirtilli, si lamentano che i mirtilli in città costano un sacco e in montagna è pieno, sì però allora vai tu per i sentieri e vedi quanto impieghi a fare un chilo, io ci ho provato, non siamo sfruttatori, il lavoro si paga, insomma compro le ciliegie e la ragazza al banchetto, mai vista prima, mi chiede se le ho assaggiate, e io le dico che no ma mi fido, e lei dice «io sono Jessica» e fin qui non capisco il nesso ma aggiunge «sono io che le produco», è lei che le produce, cioè i suoi alberi, penso, non proprio lei, lei le cura e le raccoglie, appunto, è un lavoraccio, belle ciliegie davvero, poi mi dice anche il cognome ma ecco che mi è già sfuggito, mi viene Mongrando, Jessica Mongrando ma quasi sicuramente non è vero, Mongrando è un paese che fra l’altro non credo sia da ciliegie, lei mi dice il cognome così poi la trovo su Facebook con la sua produzione di ciliegie, ma io l’ho già dimenticato, niente, potrei mettere in Google «Jessica ciliegie», non so, una volta una storia è cominciata con una ragazza che una sera in un pub mi aveva detto solo il suo nome di battesimo e il suo paese di nascita, non so perché il paese, ma me l’aveva detto, e poi io avevo messo in Google solo quelle due brevi parole, tre lettere il nome e quattro il paese, e avevo trovato tutto tutto, prodigi della rete, ma «Jessica ciliegie» non so se funziona e poi non so se ho voglia di cercarla, è carina ma cosa possiamo fare insieme nel mondo, credo niente, ormai sono maturo e mi pongo queste domande, comunque il cognome mi sa che l’ho proprio dimenticato, la memoria è così, adesso mi è venuta in mente la massaggiatrice che mi massaggiò quando ebbi la polineuropatia nel 1982, Amalia Varano, no non è vero, Amalia Marano, con la emme, mai più vista da allora, perché mi ricordo le cose che non servono? Jessica mi ha venduto le ciliegie e la storia finisce qui, non tutto è eterno, lo sto imparando, lo dirò orgogliosamente alla psicoterapeuta, mi accorgo adesso che scrivendo sono passato dal passato prossimo al presente, è successo dopo l’inciso dei mirtilli, stilisticamente è criticabile però non importa.


Scritto nel 2017.