• About

Carlo Molinaro

~ poesie e altre cose

Carlo Molinaro

Archivi Mensili: gennaio 2022

L’orrendo febbraio

23 domenica Gen 2022

Posted by carlomolinaro in poesie

≈ Lascia un commento

Tag

amore e morte, cose di dentro, scenari

viene fra poco l’orrendo febbraio
è un anniversario lungo un mese
dalle nostre telefonate al tuo volo
viene pieno di vuoto e rimorso indicibile
banalmente indicibile – non è tutto indicibile?

ma è più indicibile
ha senso “più indicibile”?
sì: perché non mancano solo i nomi
e i verbi e gli aggettivi: mancano
tempi e modi verbali, sintassi, un periodo
non-ipotetico dell’impossibilità dell’impossibilità

mancano, del linguaggio, quelle cose più profonde:
chi inventò dire il passato e il futuro
con una desinenza, una flessione?
è molto più del fuoco della ruota dell’atomo
chi lo inventò?

mi ci vorrebbero tempi verbali
che non esistono, li immagino semplici
senza ausiliari, soltanto suffissi
ma non esistono

filosofi dicono che il linguaggio crea il mondo
allora mi dia un dio un linguaggio per creare
il mondo in cui trovarci

no, ti
dedico le poesie che non mi riescono
quei grumi di noi insolubili in parole
che si bloccano nei vasi della mente:
forse lì dove sei tu li puoi ora disciogliere
nella materia d’un’altra dimensione
confessare di esistere esistendo
infinito silenzio musicale
non dovere morire


Scritta nel 2022.

…

17 lunedì Gen 2022

Posted by carlomolinaro in poesie

≈ 2 commenti

Tag

indicibile

Il tempo scava e ti fa sempre più indicibile:
il ricordo depurato è vibrazione
a cui non oso associare parole.
La mancanza ha divorato la parte
decomponibile: rimane un guscio secco
d’insetto morto, leggero. Nel vuoto
ti muovi libera, che io ti veda o no:
corre un fresco di boschi, un dolore
seminale di frutti, primavere
d’occhi pietosi sorridono al boia
e le nozze di essere e non essere
ci rinascono oltre? È solo fantasia!
E dunque non so nulla e dentro il nulla
cado, senza appiglio né attrito:
trattengo fra le dita che non ho
l’amore che potrebbe ritrovarti
o solamente l’umile memoria
narrabile di te viva in un bar
o in riva al fiume o sulla panca rossa
della piazzetta, bellezza interminabile.


Scritta nel 2022.

1990-2021

03 lunedì Gen 2022

Posted by carlomolinaro in poesie

≈ Lascia un commento

Tag

amore e morte, morte

È finito l’anno che resterà scritto
accanto al troppo vicino novanta
sulla lapide, sui ricordini con foto.
Resterà scritto per un poco, poi
tutto si sbriciola, materia e linguaggio.

Sei viva in me (in me, non “nel ricordo”)
ma cosa conta? Non so nemmeno se
ti fa piacere. E la vita dei giorni
che restano, la devo vivere senza te
facendo le cose che vivendo si fanno
grosso modo. Sono vecchio, non rimane
più molto da aspettare, vorrei credere
di trovarti, nel posto che non c’è.

Ho negli occhi il tuo viso, nelle orecchie
la tua voce, sulla pelle i tuoi gesti
e più dentro ho il commosso comprendersi
delle anime, che in certi giorni parve:
ho dappertutto la tua bellezza in dono

ma tutto questo è in me, non è niente di te,
non è niente di niente, non è niente.


Scritta nel 2022.

E tutto era possibile

02 domenica Gen 2022

Posted by carlomolinaro in poesie

≈ Lascia un commento

Tag

scenari, tempo

Sulla linea per Savona
la prima galleria è poco dopo Mondovì.
Poi, ci sono mutamenti nel paesaggio:
case che hanno ciascuna il suo orto
quadrato, scuro, con teli di plastica
e già un pianto altisonante, impercettibile.

Alla stazione di Ceva
c’è un silenzio inconfessabile:
solo un ronzio, qualche cane
da lontano. Nessuno, nessuno.
La Cevetta è in magra, meno acqua che fango.
Dalle nuvole il sole
trapela faticando.

Sul piazzale
ti sento accompagnarmi, ma so
che è mio sogno e arbitrio. La corriera
è ancora gratis, perché è vietato fare
(causa covid che ancora si allunga)
i biglietti in vettura ma gli autisti
(esseri umani)
non ti lasciano a terra, ti fanno salire:
“tranquillo, va bene così”.

A Priola il cielo s’apre in un azzurro
precario ma reale. Salgo a piedi
verso Casario, lentamente, osservando
qualsiasi cosa con l’avidità
che dà la nostalgia.

Arrivato su, il cielo s’è proprio pulito:
sfavilla il sole dell’una, delle due
e chiaro nella valle il fiume appare.

Il lavatoio dove inizia l’abitato:
me ne avevi parlato. La casa
della tua infanzia. Il silenzio sale
a un parossismo, nemmeno vento né uccelli.
Una fontana, un’altra fontana:
un filo d’acqua urla come un torrente.

Dalla casa alla chiesa del funerale
è sempre la stessa via, sulla costa
dei monti. Il campanile batte
con violenza le due, le ripete
dopo qualche minuto
per conferma, perché tutti sappiano.

Sulla via del cimitero
finalmente incontro un vecchio:
lo saluto prima io, stranamente, esclamando:
buongiorno!
e lui: buongiorno – ricade
immediato il silenzio, benefico.

Vado al cimitero per dare al viaggio
un punto di arrivo, ma
è più per i tuoi boschi, i tuoi luoghi
e le tue strade. Il cimitero in sé
non mi piace, e ho sempre da ridire:
quella targa che hanno appiccicato al marmo
non è bella, dovevano scrivere con lettere
di metallo direttamente sul marmo,
anche la frase non mi piace,
e poi quei due cuori e le due rondinelle
cosa significano? coppia? idillio? e quando mai?
è stato un casino ogni tua relazione
– ma sono solo un vecchio brontolone
persino sulle lapidi ed epigrafi.

Passando per la chiesa ho visto in bacheca
che ti hanno dedicato in suffragio
la messa della notte di Natale:
a te sola! è un privilegio raro
– rispetto queste cose, non ci credo
ma le rispetto, è buono, è un ricordo
e a loro modo è un dono per te.
Ci fosse stato più suffragio prima…
Ma era difficile, forse impossibile.

Penso al paese, a te ragazzina, mi aggrappo
alle mie solite fantasie: nei paesi
a volte c’è qualcuno, un tipo pensieroso
che vede più vicino e più lontano,
vede più dentro ma anche più fuori
e può agganciare uno sguardo, e con mosse
leggere, impercettibili, salvare
il diverso, lo strano, il delicato.
C’è a volte. Fantasie. Fantasie
ormai vanissime. Tu sei volata via.

Scendo verso Priola, cammino
lentamente, in tempo per la corriera
del ritorno, scende presto la notte
in pieno inverno. Tracce di neve
al camposanto, De Andrè, le fontane.
Nel silenzio le fontane suonano forte:
sono la vita e sono il suo finire.

Col nuovo anno non potrò più nemmeno
prendere treni e corriere. Pazienza.
Tu sei in un posto per il quale non esiste
collegamento: anche se certo ci verrò
ti troverò? Vorrei crederlo ma
la scienza infame m’inquina, la ragione
idiota – ora la scaccio, ritorno all’infanzia
mia e dell’umanità, quando le folgori
le scagliava il signor Zeus
e tutto era possibile.


Scritta nel 2021.

Iscriviti

  • Articoli (RSS)
  • Commenti (RSS)

Archivi

  • gennaio 2023
  • dicembre 2022
  • novembre 2022
  • agosto 2022
  • luglio 2022
  • Maggio 2022
  • aprile 2022
  • marzo 2022
  • febbraio 2022
  • gennaio 2022
  • dicembre 2021
  • novembre 2021
  • ottobre 2021
  • settembre 2021
  • agosto 2021
  • luglio 2021
  • giugno 2021
  • Maggio 2021
  • aprile 2021
  • marzo 2021
  • febbraio 2021
  • gennaio 2021
  • dicembre 2020
  • novembre 2020
  • ottobre 2020
  • settembre 2020
  • agosto 2020
  • luglio 2020
  • giugno 2020
  • Maggio 2020
  • aprile 2020
  • marzo 2020
  • febbraio 2020
  • gennaio 2020
  • dicembre 2019
  • ottobre 2019
  • settembre 2019
  • agosto 2019
  • luglio 2019
  • giugno 2019
  • Maggio 2019
  • aprile 2019
  • marzo 2019
  • febbraio 2019
  • gennaio 2019
  • dicembre 2018
  • novembre 2018
  • ottobre 2018
  • settembre 2018
  • agosto 2018
  • luglio 2018
  • giugno 2018
  • Maggio 2018
  • aprile 2018
  • marzo 2018
  • febbraio 2018
  • gennaio 2018
  • dicembre 2017
  • novembre 2017
  • ottobre 2017
  • settembre 2017
  • agosto 2017
  • luglio 2017
  • giugno 2017
  • Maggio 2017
  • aprile 2017
  • marzo 2017
  • febbraio 2017
  • gennaio 2017
  • dicembre 2016
  • novembre 2016
  • ottobre 2016
  • settembre 2016
  • luglio 2016
  • giugno 2016
  • Maggio 2016
  • aprile 2016
  • marzo 2016
  • febbraio 2016
  • gennaio 2016
  • dicembre 2015
  • novembre 2015

Categorie

  • altre cose
  • poesie
  • prosa
  • racconti
  • Senza categoria

Meta

  • Registrati
  • Accedi

Blog su WordPress.com.

Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche sul controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie
  • Segui Siti che segui
    • Carlo Molinaro
    • Segui assieme ad altri 64 follower
    • Hai già un account WordPress.com? Accedi ora.
    • Carlo Molinaro
    • Personalizza
    • Segui Siti che segui
    • Registrati
    • Accedi
    • Segnala questo contenuto
    • Visualizza il sito nel Reader
    • Gestisci gli abbonamenti
    • Riduci la barra