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tonight, a night like any other, I can’t sleep
tonight I have to hold a wake over you
over you, my sleeping princess
you, my princess of nowhere
you, my princess of now here
nowhere, now here, for ever
Scritta nel 2021.
15 mercoledì Set 2021
Posted poesie
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tonight, a night like any other, I can’t sleep
tonight I have to hold a wake over you
over you, my sleeping princess
you, my princess of nowhere
you, my princess of now here
nowhere, now here, for ever
Scritta nel 2021.
14 martedì Set 2021
Posted poesie
inHo ritrovato ancora messaggi, una videolettera
dell’aprile del duemiladiciannove:
mi sono accorto che in tutto il nostro tempo
non c’è mai stata nemmeno una bugia
né tua né mia.
Quel mattino eri andata in palestra:
ero contento se facevi qualsiasi cosa.
La vita è un compromesso, chi non lo sa?
Quel famoso io che sono guai se non è solido
cresce fra come è e come occorre che sia.
Non le piace studiare non le piace lavorare
e nemmeno fare la puttana
cos’è, un’artista? dobbiamo mantenerla?
crepi! – la piccola infelice borghesia
ringhia la sua saggezza:
se non ti piace, fingi almeno che ti piaccia
per il tuo bene! – starai meglio, sforbiciando
capelli alle signore – potrai chiamarti
non parrucchiera ma hair stylist, wow!
Oh, ragazza, credi di essere l’unica?
Lo sai che devi guadagnarti da vivere?
(loro ti sono dentro, sei tu stessa che ti parli)
(e ti condanni)
(“abbandonò il campo di battaglia
traditrice ingrata”)
Vuoi fare la barbona? finisci male…
L’artista? sei capace? a quanto vendi?
Ti piacciono succhi di frutta costosi.
Abbiamo tutti il peccato originale:
il peccato: l’alienazione, la finzione
l’accettarsi per come non si è.
Bella mia, chi ti credi di non essere?
Abbiamo tutti i nostri peccati
Abbiamo tutti i nostri
Abbiamo tutti
Abbiamo
Abbiamo
Abbiamo
La morte ma non i peccati!
(finsero detto i preti bastardi
da morti male poi santificati)
Scusa. Ti amo, deliro, svanisco.
Ho sperato in qualche modesta soluzione
(anch’io piccolo borghese
– il mio buonsenso piccolo del cazzo –
chi mi credo di non essere?)
modeste provvisorie soluzioni:
sai, quelle vite non proprio felici
(qualche carezza, qualche pastiglia)
dove un colpo di reni ogni tanto
ti solleva alla luce, costruisci
roba che crolla però non crolla subito:
ci sta in mezzo un respiro:
fingi che non sia finto, fingi tanto
che poi è vero, è davvero il tuo bene.
Ma non so. Che la vita è un compromesso
lo sanno tutti, non tutti però
sanno compromessare. Chi non sa…
Io quasi non so più nemmeno parlare.
Mi manchi
(due parole: sufficienti).
Forse davvero hai salvato la tua anima.
Ti ricordi quando dicevi
“almenoché” però poi lo sapevi
che si dice “ammenoché”
“ma mi viene così!” sorridevi
(…)
Scritta nel 2021.
08 mercoledì Set 2021
Posted poesie
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Quando annotavi le due Mini uguali
e le suorine, per le strade in collina
erano forse tempi più leggeri
o è stato tutto sempre, in fondo, uguale?
Certe cose che bastavano, non bastano.
È un maturare, o è che la vita
chiede una dose crescente di droghe
per sopportarla, man mano che s’invecchia?
È un positivo evolversi, un conoscere
o uno stordirsi con sogni più astuti
per sostenere la consapevolezza
via via più forte del nulla che è in tutto?
Domande, domande… Ma sono, come allora
contento se ti vedo, se ci sei
e se sorridi o ridi. L’umore del mondo
è, come il nostro, un sottile mistero.
Scritta nel 2021.
08 mercoledì Set 2021
Posted poesie
inSono tornato nella casa sul mare
due anni dopo. Tu stavi rannicchiata
nella poltrona, ti guardavo, parlavamo:
altre volte volevi stare sola
e allora uscivo in giro per la costa
cercando di distrarmi con visioni.
Niente era facile, mai. Però c’eri
e c’era la speranza, ed eri bella
ed eravamo in qualche modo uniti:
commilitoni d’una strana guerra
per i deserti e i nemici improvvisi.
Abbiamo fatto tante cose insieme:
più di quel che sembrasse, ora che osservo
quel tempo terminato. Terminato.
Osservo il mondo ora privo di te:
io che ci faccio? Mah, niente, direi:
tranquillamente la morte è vicina
senza ch’io debba cercarla o provocarla.
Che esista o non esista, verrò presto
nel luogo dove sei, saremo accanto
sapendo o non sapendo, come prima.
Scritta nel 2021.