• About

Carlo Molinaro

~ poesie e altre cose

Carlo Molinaro

Archivi Mensili: settembre 2019

Cacofonia

24 martedì Set 2019

Posted by carlomolinaro in poesie

≈ Lascia un commento

Tag

cose di dentro, scenari

Forse è contro la cacofonia
che ho lottato sempre, in dovizia
di malintesi: nelle pause operando
scrutini al vuoto segreto
dove tracce, labili, galleggiano
di materia? dolore? piacere?

Ricordo trappole di sale
per seccare lumache
e salvare insalata. È naturale.
La vecchia sgozzava con gusto le rane
e nello stesso gesto le traeva
da la vagina de le membra loro.
C’era angoscia, decoro.

[Chi ha deciso gli intervalli della musica?
Perché quelle frequenze e non altre?]

La cacofonia provoca la lisi
della membrana: dell’epidermide
selettivamente permeabile
che avvolgendo la psiche, la preserva.
Il frastuono dentro e fuori indistinto
m’indistingue. Ma il silenzio è colpevole.

[Scendi, Simón, da quel ridicolo stelo!
Non Greta, il pianeta è Asperger.]

Tendo l’orecchio al suono delle voci,
alle mani veloci. E poiché non combaci
ti dipingo ed è questo il mio delitto.
Ho pensato di averne il diritto
chiuso fra le mie carte. Non ne sono più certo.

[È noioso il pomeriggio del fauno.
Il tempo inumidito: mollica
di pane per vecchi, screpolato.]

È necessario rischiare infezioni,
accettare una morte da morire.
Necessario non so. Opportuno:
forse «opportuno» è parola migliore.
È tutta opportunista la natura.
{Mi fermo, perché sto sentenziando.}

<…>

Anche accettare di non potere dire
né fare. Lasciar stare. Assorbire
gli stoni con i toni, cautamente.
Dare al nulla quel poco
di qualcosa. Essere per il fuoco
l’indomito artefice, o il legno.
Un pacato placebo. Un espediente degno.


Scritta nel 2019.

Sgomento

24 martedì Set 2019

Posted by carlomolinaro in poesie

≈ Lascia un commento

Tag

cose di dentro, scenari, tempo

Se dico che il crepuscolo che smuore dietro il tetto della casa di fronte
mi dà sgomento, è perché mi dà sgomento. Mi sono imposto di finire le arachidi
ma poi ne ho lasciate sei o sette. Prima, l’insalata, tranquillo – con due uova.
Prima ancora, ho steso il bucato, tranquillo. Il bucato: in realtà, un lenzuolo
su cui dormivo sparso e scoperto da un mese. Viene l’autunno e conviene
fare il letto in un modo più corretto. Oltre alle arachidi, ho delle pesche sciroppate
che all’In’s ero incerto, le palleggiavo in mano e una vecchia «sono buone»
mi ha detto tutta curva, allora le ho prese, ho cenato tranquillo ma poi
dalla finestra della cucina l’ho visto proprio, l’ho visto smorire il lucore
del cielo dietro il tetto della casa: per un minuto quasi nero, poi nero finito.
Stavo mangiando le arachidi, mi ha dato sgomento, ho sentito in un tremore
cedere strutture del corpo, della mente. Come dire? Sgomento, si capisce
cosa intendo? Le parole, ognuno a suo modo, ricordo qualche «sono sgomento»
per criticare opinioni contrarie alle proprie: sgomento in malafede, assassini
di parole, fottetevi. Ma questo non c’entra. Mi sono imposto di finire le arachidi
ma ne ho lasciate sei o sette, sono venuto di qua in studio e mi sono stupito
di dover accendere la luce: due ore fa c’era il sole! Com’è possibile questo?
Mi dà sgomento. Passerà. Passerà e tornerò di là in cucina, aprirò il barattolo
delle pesche sciroppate, mi pare siano ottocento grammi, io me le sbafo, tutte.


Scritta nel 2019.

Il pazzo e lo yogurt alla vaniglia

18 mercoledì Set 2019

Posted by carlomolinaro in poesie

≈ Lascia un commento

Tag

cose di dentro, infanzia, scenari

Lo so, dottore, sono sempre fuggito
– disse il pazzo – davanti all’insostenibile.
Neanche ho alzato gli occhi per guardarlo.
Mi sono difeso restando bambino
o qualcosa ancora prima. Adesso spero
di morire nel sonno, in un punto del sonno
in cui sogno di non essere mai nato:
unico modo per fare equilibrio.
Quelli che sono cresciuti, che guardano
dentro il muso dell’insostenibile
non ho idea di come facciano, mi creda
dottore: non lo riesco a immaginare.
Ma qui nel cortile, all’ombra dei pochi
alberi rachitici che sfiorano il muro
non si sta male, dottore. Per cena
ci sarà yogurt magro alla vaniglia?
È il mio preferito, un poco mi consola
nell’abisso del buio della sera.


Scritta nel 2019.

La luce

14 sabato Set 2019

Posted by carlomolinaro in poesie

≈ Lascia un commento

Tag

amore, cose di dentro, linguaggio

In una sera percepire a un tratto
l’egoismo di tutte le canzoni d’amore:
cadere oltre, dove non è più cantabile
l’amore – dilatato, schiacciato, teso
come pelle concia su chiodi
disposti male, in modo disarmonico
nel disegno inconcepibile del vero. Non più
dire né fare né baciare, passate
le lettere vergate in eleganza, inutile
il testamento. Eppure non fu inganno:
fu sogno caparbio, rannicchiato
come un bambino, la fronte sui ginocchi.
Il giorno respinto s’accumula a strati
sulle palpebre chiuse: attutisce
il rumore di ciò che accade intorno
al prolungato dormiveglia, ovatta
la scena incongrua. Percepire a un tratto
il giro in folle di tutte le canzoni:
lo stacco fra le mani e gli strumenti,
la porzione di vuoto in cui si slitta.
Cadere oltre, in un risveglio bianco
male rappreso, non disteso ad arte
ma irto di di scaglie, scabro d’ombre mobili
a brulicare. Sei qui e non posso fare
nulla – nulla, proprio ora che
il canto dolce dei fantasmi tace
e squarcia ogni sontuosa nostalgia
la luce in cui ti mostri.


Scritta nel 2019.

Come sia

12 giovedì Set 2019

Posted by carlomolinaro in poesie

≈ Lascia un commento

Tag

cose di dentro, scenari

sono affascinato dalle scritte sui muri, dagli ani
apertissimi delle pornomodelle, dalle foglie
sia in primavera sia in autunno, le foglie
sanno essere belle tutto il ciclo,
mi porto dentro da sempre un malessere
(sopportabile, certo, se no
non sarei arrivato ai sessant’anni)
di cui non saprò mai se sia mio o di tutti
o come sia diversamente

vedo gente vivere in modo elementare
apparentemente, non dico siano felici
ma è come se trovassero normali
gli angoli che svoltano, i marciapiedi
e correre al tram gesticolando
perché attenda senza chiudere le porte
il manovratore


Scritta nel 2019.

Iscriviti

  • Articoli (RSS)
  • Commenti (RSS)

Archivi

  • gennaio 2023
  • dicembre 2022
  • novembre 2022
  • agosto 2022
  • luglio 2022
  • Maggio 2022
  • aprile 2022
  • marzo 2022
  • febbraio 2022
  • gennaio 2022
  • dicembre 2021
  • novembre 2021
  • ottobre 2021
  • settembre 2021
  • agosto 2021
  • luglio 2021
  • giugno 2021
  • Maggio 2021
  • aprile 2021
  • marzo 2021
  • febbraio 2021
  • gennaio 2021
  • dicembre 2020
  • novembre 2020
  • ottobre 2020
  • settembre 2020
  • agosto 2020
  • luglio 2020
  • giugno 2020
  • Maggio 2020
  • aprile 2020
  • marzo 2020
  • febbraio 2020
  • gennaio 2020
  • dicembre 2019
  • ottobre 2019
  • settembre 2019
  • agosto 2019
  • luglio 2019
  • giugno 2019
  • Maggio 2019
  • aprile 2019
  • marzo 2019
  • febbraio 2019
  • gennaio 2019
  • dicembre 2018
  • novembre 2018
  • ottobre 2018
  • settembre 2018
  • agosto 2018
  • luglio 2018
  • giugno 2018
  • Maggio 2018
  • aprile 2018
  • marzo 2018
  • febbraio 2018
  • gennaio 2018
  • dicembre 2017
  • novembre 2017
  • ottobre 2017
  • settembre 2017
  • agosto 2017
  • luglio 2017
  • giugno 2017
  • Maggio 2017
  • aprile 2017
  • marzo 2017
  • febbraio 2017
  • gennaio 2017
  • dicembre 2016
  • novembre 2016
  • ottobre 2016
  • settembre 2016
  • luglio 2016
  • giugno 2016
  • Maggio 2016
  • aprile 2016
  • marzo 2016
  • febbraio 2016
  • gennaio 2016
  • dicembre 2015
  • novembre 2015

Categorie

  • altre cose
  • poesie
  • prosa
  • racconti
  • Senza categoria

Meta

  • Registrati
  • Accedi

Crea un sito o un blog gratuito su WordPress.com.

Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche sul controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie
  • Segui Siti che segui
    • Carlo Molinaro
    • Segui assieme ad altri 64 follower
    • Hai già un account WordPress.com? Accedi ora.
    • Carlo Molinaro
    • Personalizza
    • Segui Siti che segui
    • Registrati
    • Accedi
    • Segnala questo contenuto
    • Visualizza il sito nel Reader
    • Gestisci gli abbonamenti
    • Riduci la barra