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sì, con il fatto assurdo che sei morta
c’è che più sei presente più mi manchi
credo sia naturale in questi casi
forse è perciò che si cerca l’oblio
ma non lo cerco: il tuo essere presente
(presenza vaga, sogno trasparente)
è prezioso: ogni pena pagata
è, al paragone, niente
dunque non fuggo mai quando si affaccia
il ricordo, il pensiero, seguo il filo
che in qualche modo ancora a te mi porta
e mi lascio cercare nella mente
e fuori, nella casa, nei cassetti
e in chiavette, hard disk, memorie di telefoni
immagini, documenti, registrazioni vocali
condividevi tutto
anche referti medici
buona salute, peso 50, altezza 170
pressione 100/70 (bassina)
sospesa da due mesi pillola EP (Yaz)
sospesa?… ma, me lo avevi detto?
io facevo come se tu la prendessi
mi guardavi con molta dolcezza
quindi abbiamo avuto rapporti
in modalità “facciamo un bambino”?
però non è successo – beh, certo
non è automatico, per la mia primogenita
un anno e mezzo prima che…
ed ero molto più giovane… fattori…
ma quindi tu hai concepito concepirlo?
fosse successo! saresti viva forse
(chi può dirlo) lo porteremmo in giro
magari insieme con il nipotino
(che due bei bambini! ma tu sei il nonno?
di uno il nonno dell’altro il papà)
fantasie
però penso a volte che quella famosa
– reiterata in colpe – incapacità di amare
sia più incapacità di concederselo
un “non puoi!” pronunciato da autorità cattive
ma influenti, di potenza devastante
mi lasciavi fare e mi guardavi con dolcezza
e io guardarti addormentare tranquilla
era gioia maggiore di ogni gioia dicibile
cosa dunque mancava, signor giudice?
Scritta nel 2023.