fra l’irrealtà dei sogni
l’irrealtà dei simboli
e l’irrealtà della materia
ci si muove
perché si è persone, miracolosamente
fatte di sogno, simbolo, materia
insieme
convenzionalmente alla materia
si attribuisce un’irrealtà minore
o realtà maggiore
perché ci vince
con la morte, con i bisogni:
il mondo fisico ci vince, alla fine
ci termina
tuttavia
il mondo fisico
ha una sua ordinaria immutabile
monotonia di funzioni, ne è
per sempre prigioniero
la forza che tiene il bicchiere fermo sul tavolo
nella mia piccola cucina al quarto piano
in via Pinelli
è la stessa forza che fa scorrere il mio sangue
è la stessa forza che costringe i pianeti
nelle loro orbite
e le stelle sui loro percorsi:
è la stessa forza
misurabile, descrivibile, banale in fondo
mentre invece la forza che tiene
vicina a me una donna,
la forza che tiene
lontana da me un’altra donna, ecco:
queste forze sono tutte diverse, sono
complesse, indecifrabili,
misteriose, non sono misurabili
queste forze
appartengono ai simboli e ai sogni,
al nostro regno:
poi la materia, senza volerlo, ci sconfigge
– ma è nulla senza noi, da noi aspetta
un cenno, un segno, un riconoscimento
d’una sua forma
di bellezza
e quando andiamo via
si smarrisce, si sfa
Scritta nel 2015.