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Mia madre diceva
che la donna anche nuda
è coperta dal triangolo di pelo;
oggi tale triangolo è tolto del tutto
o è molto ridotto
soprattutto di sotto;
belle sono le nude modelle ma
sui lavori di rete sociali
(social networks)
copre il solco la pecetta
che scoprì la ceretta
e pure la tetta
nel generale rimbigottimento
va soggetta
a nascondimento
sui lavori di rete sociali.

Ci si può certo spostare
in siti meno limitati
e meno frequentati
però se vuoi postare
un bel nudo su un social network
Facebook YouTube Instagram
e compagnia bella
su fica e mammella
ci va il nero francobollo:
per non parlar del cazzo
che agli animi gentili
dà ancora più imbarazzo.

Ho inventato un cancelletto
#pecettacreativa
fermo restando
che odio la censura
che odio la pecetta
mi sono detto:
«Perché non giocarci un po’?»
Ed ecco la pecetta creativa
per prendere in giro la pecetta
e per prendere in giro, anche, i creativi.

Ora mi volgo in prosa, cioè smetto di andare a capo a cazzo, per spiegare le opinabilissime e personalissime e flessibilissime regole del gioco.

La pecetta creativa è una pecetta diversa dai quadratini neri che coprono le parti che non si possono mostrare sui social network. Questo è chiaro.

Però ci si deve impegnare un po’, dai. Sostituire semplicemente il quadratino nero con una stellina, un fiorellino o un cuoricino, non vale. Non cambia la sostanza.

Soluzioni fotoscioppose si possono accettare se un po’ fantasiose, tipo così.

Ma io direi che è meglio rivolgersi a soluzioni fisiche, materiche, non elettroniche, agendo su foto stampate da rifotografare, appoggiandoci sopra per esempio del temperamento di pastello o delle matite o dell’erba per tisana o una bustina di preservativo – e infinite altre possibilità.

Oppure piazzando le foto nei meandri di una bicicletta, o in infiniti altri luoghi, modi, situazioni.

Oppure, se si ha la possibilità, si può coprire direttamente la modella, per esempio con un libro  – e qui la fantasia può sbizzarrirsi.

Direi che però, a livello di modella, non valgono come pecetta creativa capi di abbigliamento: non è pecetta creativa fotografare una ragazza con un ridottissimo bikini, diciamo.

Anche se esistono pure accessori d’abbigliamento che sono vere e proprie pecette creative, perché sono stati studiati apposta per ingannare la censura, come i tassellini del burlesque.

Insomma, le possibilità sono infinite.

Divertiamoci e creiamo, mettiamo in ridicolo la censura con la #pecettacreativa.

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