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Sapere che era nulla:
e rimanere intatto
l’amore: l’amore
non saputo, non detto.

[Primavera di settant’anni fa:
l’ultima sua: «To C. from C.»
guarda come, per caso, ci si adatta:
è di bosco il tuo sorriso, è
un intrico di rami nella valle.]

Mio sogno e arbitrio la profondità
dei tuoi occhi, non significa
non profondi i tuoi occhi, significa
il mio abbaglio, come chi osservando
di un torrente le ombre fra i sassi
si compiacesse di saper vedere
quel primo buio già inquietante ma
lungo il profilo ripido dei massi
ignorasse l’abisso.

Perdona il malinteso allucinato
dei nostri abbracci, la veste inadatta
cucita ai nostri baci, il volo improvvido
del mio cuore sul tuo.

Era nulla, ero nulla. Rimani
tu incantato ferito animaletto
che non so medicare:
e l’amore rimane, l’amore
non saputo, non detto.


Scritta nel 2020.