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Ci sono parole che sono
in sé pericolose
e vanno quindi usate con cautela.
Una è «puttana», che quasi sempre
ha uso improprio, ma anche quando
ha uso proprio, ha tono sbagliato;
altre sono per esempio
«onore», «decoro» e «orgoglio»,
paravento a nefandezze e crudeltà
tanto a Mosul quanto a Bra.
Poi ce ne sono altre diversamente pericolose,
come «amore» e «libertà»,
e altre con pericoli più piccoli
ma non trascurabili, come «imbarazzante»
e «cioccolataio», sintomi
di discriminazioni sottili, eccetera.
Pensandoci, un po’ tutte
le parole possono essere pericolose,
quale più quale meno.
«Barattolo» e «budino» forse no,
però non so.


Scritta nel 2015.