Guardo un breve porno artigianale, Sonia
con arguta ginnastica espelle dalla fica
un telefonino anni Novanta, è bella,
ammicca e sa muovere bene i muscoli
pelvici, ha una vagina tonica, poi guardo
le immagini del massacro di Manchester,
sono molte le divisioni improprie
fra incanti, sentori, la colomba della pace
schitta guano anche lei, se ne può concimare
con accortezza la pianta che a maggio
avrà la rosa in su la cima e dolci
saranno a giugno nel cadere i petali,
se osservi o immagini al mirabile orizzonte
le vette brulicare, svettare i lombrichi
morbidi, e becchi d’uccelli li tagliano
in nutrienti mozziconi, sì, ma noi
queste migliaia di anni da uomini,
è sacrosanto dovere e piacere
alzare gli occhi, portare i sensi e l’anima
dove si smorza il sibilo, dove inutile
è la lama che avida fruga, dove il pane
è diritto d’una natura nuova
che non nega, dove è bello
per tutti il cielo a sufficienza, dove
è bella Sonia che sinuosa mostra
la fica aperta come un aquilone,
dove nella pur piccola vigilia
qualche sorriso s’avvera, disarma.
Scritta nel 2017.