La vita nasce ove non c’è decoro
ed è oscena la morte. La parola
è una pericolante anestesia
in cui deliri di essere dio.
Dolcezza della decomposizione,
ansia, abbandono, ubriachezza, terrore,
rabbia furiosa o la rassegnazione…
Puoi dire ciò che vuoi, ne hai facoltà.
Odori forti, schiume, secrezioni.
Inventare, nel teatro, finzioni
d’anime, spiriti, inferni, nirvana.
Uscir fuori a cercare una puttana
per un reciproco lordo anilinto:
per un amore profondo, convinto.
Scritta nel 2019.