mi sento il corpo soffocato di pietrisco
come un topo schiacciato da ruote
su una carreggiata friabile a cui
si mischia, s’impasta – non è interessante
scrivo per aggrapparmi a qualcosa
ma ha sempre meno senso, si allarga
lo spettro infrarosso o ultravioletto
il fischio che solo certi cani odono
non assomigli alle fotografie
somigli all’amore tenuto fra le braccia
(per comunicarmi come ti sentivi
quando eri lontana, mandavi
raffiche di foto sul telefono
anche in lacrime, disperata
da nessuno ti saresti fatta vedere
così – con me eri spudorata)
dio santo, lo so che è tutto un nodo
so che tutto è il rovescio di tutto, ma
se non ci siamo amati l’amore non esiste
(mi dicevi che riuscivo sempre
ad arginare le tue angosce – ma poi
non me l’hai più permesso
…
ti fossi stato accanto
afferrarti, tenerti
tenerti, tenerti, finché passa, bambina)
ho sempre pensato che i tuoi baci
sarebbero stati gli ultimi
di questa mia vita
ma ultimi i miei della tua no
no, no, no, non doveva
finire così
sciocchezze, scrivo per tenermi
non so nemmeno perché voglio tenermi
s’è spezzato l’anello
ho visto Nina cadere
fra le corde dell’altalena
il vento non l’ha presa
c’era la luna piena
Scritta nel 2021.