ci sono i ricordi belli – non sembrano ricordi
le ore a scavare in noi con parole e carezze fino a trovare
qualcosa che brilla, un ristoro, una falda
preservabile, per un poco, dal torbido:
portarla in superficie, alla fontana
per bere
ma anche, senza parole, il bacio
improvviso alla stazione, accaduto
fra ragazzini timidi, insperato
o sperato come si sperano le cose impossibili:
nelle labbra appena socchiuse una cascata
impetuosa, un rovesciarsi di sistemi stellari
liberati a spumeggiare
come, spostate le pietre, un torrente
e ora la fiumana limacciosa
trascina resti di devastazione
da un cielo buio, non disseta, lascia
secchi rami, radici divelte:
ho un nido di topi nella gabbia toracica, è pegno d’amore
allo schiantarsi delle vele nere
ti sogno, in una luce
Scritta nel 2022.