Lattiginosa quiete del piazzale
che sgombrano di gente ottobre e l’ora
tarda di cena e del telegiornale.
Oh, non fa bene stare fuori ancora!
S’affretta il vecchio in bici ed il fanale
gli umidi mucchi delle foglie indora.
Corre un ragazzo, apre una porta e sale
al desco e al motteggiare che ristora.
Traversa nella nebbia un alitare
di mosto, di marciume e di motori.
L’ultimo bus s’affaccia e riscompare.
Notte d’autunno, amabili sapori.
Marietta già comincia a sparecchiare.
No, non fa bene stare ancora fuori.
Da La parola vacante, Genesi Editrice, 1981; poi ristampata in La parola rinvenuta, Genesi Editrice, 2006.