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Le lampadine consumano poco, dicevi:
non è quello che incide sulla bolletta.
Come saresti stata più avanti negli anni
da matura, da anziana, da vecchia?
Pensavo di morire molti decenni prima di te:
magari sposarti per lasciarti a lungo
in barba all’Inps, la reversibilità.
Invece…
(Sono disegnini di bambini i nostri aldilà:
si possono guardare con benevolenza
purché non generino potere al di qua.
Nell’altro mondo, che età si ha?)
Rinuncio a ogni fantasia, mi basta
la entrañable transparencia
de tu querida presencia
che scivola in qualche modo nella stanza
o in altri luoghi, in momenti qualsiasi.
Stiamo ancora a parlare, dicevi, non importa
che ora è: in braccio, la bocca vicina
dava al mio orecchio il suon della tua voce
e un vago incerto sogno d’avvenire
brevemente appariva, vacillava.
Dammi qualcosa di buono da mangiare
dicevi in notti di pianto e di rimprovero:
nutrire bene è già amare, dicevi
ma, dicevi, amare non esiste.
E niente, niente, non è stato niente
ed è tutto: una fioca luce vieta
al buio il suo trionfo, ti richiama
a un grembo ancora, a una porta non chiusa.
Scritta nel 2022.