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Carlo Molinaro

~ poesie e altre cose

Carlo Molinaro

Archivi tag: impegno civile

L’indocile nuovo

10 giovedì Nov 2016

Posted by carlomolinaro in poesie

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Tag

cose di dentro, impegno civile

Se troppo ha fatto l’alta fantasia
chiusa in disparte fra soavi nebbie
discese da montagne immaginarie,
se troppo ha costruito la sintassi
di lingue generate da altre lingue
in un sublime gorgo personale
di suoni che l’orecchio ha indocilito
negli anni, come cani

occorre demolire, ritornare
alla banalità della battaglia
da balbettare in nuove gestazioni
fragili, audaci, come non ci fosse
un ieri: denudarsi e convenire
che quanto piace al sogno è breve mondo
benché perfetto: a lunghe imperfezioni
rioffrire il fianco e il cuore e il pugno chiuso
che s’apra in una nuova pulsazione
dove un celeste fiume imprevedibile
affogando l’usata commozione
irrompa vivo: non mescoli le carte
ma sgombri il tavolo, apra le porte
fosse pure sul vuoto.


Scritta nel 2016.

Boulevard Voltaire, le 14 novembre

15 domenica Nov 2015

Posted by carlomolinaro in poesie

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Tag

cose di dentro, impegno civile

Al 153 di boulevard Voltaire
secondo le prime notizie frammentarie
un kamikaze s’è ucciso per uccidere
la gente intorno. Perché? Non lo so.

(Je ne suis pas notaire,
c’est la faute à Voltaire,
je suis petit oiseau,
c’est la faute à Rousseau.)


Scritta nel 2015.

Paris le 7 janvier

07 sabato Nov 2015

Posted by carlomolinaro in poesie, prosa

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Tag

effimera commedia, impegno civile

Dollaro dio
crepa per noi.
Allah dio
crepa per noi.
Euro dio
crepa per noi.
Jahvè dio
crepa per noi.

Potenti di tutte le religioni
crepate per noi.
Potenti di tutte le banche
crepate per noi.
Santi criminali
crepate per noi.
Beati imbecilli
crepate per noi.
Maschio dio
crepa per noi.
Vergine dea
crepa per noi.

Arcangeli delle armi
crepate per noi.
Troni e dominazioni
crepate per noi.
Sacri vangeli del potere
crepate per noi.
Epistole dell’ipocrisia
crepate per noi.

Timore nostro
crepa con noi.
Vigliaccheria nostra
crepa con noi.
Sia vituperato e maledetto in ogni momento
il nostro umile inutile lamento.

Porco, porco, porco
è il potere, re dell’universo:
i cieli e la terra sono pieni
della sua boria:
ci danna, ci danna, ci danna
ci danna uccidendo ogni sogno.

Agnello di dio
sgozzato in ogni parte del mondo
non avere pietà di nessuno.
Agnello di dio
sgozzato in ogni parte del mondo
togli a noi questa pace di morte.

Figli nostri,
che state sulla terra,
riprendete il vostro nome,
abbiate la vostra libertà
come in cuore così nelle mani,
cancellate ogni debito
e fate che a nessuno
manchi il pane quotidiano:
cadete nella tentazione
di liberarvi dal male,
vivete ogni amore,
non possedete altro mai
che la vostra meraviglia.


Scritta nel 2015.

Le nude

07 sabato Nov 2015

Posted by carlomolinaro in poesie

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Tag

donne nude, impegno civile, le cose stesse

Vedere ragazze seminude o nude
belle ragazze seminude o nude
che danzano nude o danzando si spogliano
o seminude giocano in luci e colori
in un locale con musica e gente
o nude giocano a pallavolo
su una spiaggia naturista
o nude posano per un fotografo
– è bello, non rompetemi le palle:
non rompetemi le palle
con i vostri discorsi volgari maschilisti
o sussiegosi femministi
che in questo caso – è curioso, no? –
vanno a parare allo stesso dispregio.

Non rompetemi le palle:
dire che queste cose fanno schifo perché
anche la tivù di Berlusconi le fa
è come dire che Dante fa schifo
perché anche Bondi le poesie le fa.

Belle ragazze seminude o nude
che danzano nude o danzando si spogliano
è un patrimonio dell’umanità
che l’Unesco dovrebbe tutelare:
affascinava ottomila anni fa,
finché c’è vita affascinerà.

E la ragazza che lo fa
– io la guardo con vasta gratitudine –
aggiunge al mondo un tocco di splendore
ruba un poco di luce
contro il buio vorace che noi tutti
attende con il suo sogghigno stronzo.

Vedere ragazze seminude o nude
nell’armonia del corpo in movimento
è bello, non rompetemi le palle
né rompetele a loro – guardatele piuttosto
e se siete fortunati baciatele
e anche fidanzàtevici
purché dopo fidanzate non diciate loro
di smettere di danzare seminude o nude:
se avete quell’idea piuttosto astenétevici.


Da Le cose stesse, Matisklo Edizioni, 2013.

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